Il maggiordomo è l'assassino? - di Elena Carrara

Traccia
Inventa un racconto giallo

Svolgimento
In una serata d’autunno su un’isola privata in mezzo a un grande lago è stato trovato morto il maggiordomo dell’unica villa costruitavi. Nella notte, dalla sponda del lago, si sentiva suonare in lontananza un antifurto. Il suono aveva svegliato gli abitanti del paese vicino. La polizia aveva scoperto che il proprietario non era in casa e la villa era chiusa dall’interno. I poliziotti hanno controllato ma dall’esterno la villa sembrava tutta in ordine. Allora hanno deciso di far irruzione all’interno per fermare l’antifurto, solo allora hanno trovato l’uomo morto nel corridoio. Si sono subito mobilitati per contattare il proprietario dal quale hanno scoperto che la villa veniva usata dalla famiglia come residenza estiva e che l’uomo era il maggiordomo che si occupava della casa in loro assenza. Tutto faceva pensare a un suicidio, ma allora perché era scattato l’allarme?
La polizia sta ora interrogando le persone del paese per cercare di sapere con chi aveva contatti il maggiordomo e se il proprietario della casa potesse avere dei nemici. Intanto il sopraluogo della casa continua. In cucina viene trovata la tavola ancora apparecchiata e un cartone di una pizza d’asporto lasciato sul tavolo. Qualcuno era stato sull’isola per consegnarla.
I poliziotti cercano di risalire a chi quel giorno ha consegnato le pizze. Si risale a un ragazzo che afferma di non essersi avvicinato alla casa e sostiene che il maggiordomo gli era andato in contro. Afferma inoltre che era sull’isola verso le sette e mezza e che subito dopo aver consegnato la pizza se ne era andato e non aveva notato nulla di strano.
Tutto fa davvero pensare che l’uomo si era tolto la vita. Anche i giornalisti scrivono che il maggiordomo si era suicidato con un colpo di pistola che l’arma era stata trovata vicino al corpo e che il decesso era avvenuto per le nove in punto.
Tutti sembrano convinti di questa versione dei fatti visto che il sistema d’antifurto della villa era impenetrabile e tutte le porte chiuse dall’interno.
Solo uno tra i poliziotti si insospettisce perché si era avvicinato al tavolo della cucina e aveva trovato il cartone della pizza d’asporto ancora pieno. Aveva deciso allora di fare alcune chiamate dal telefono del maggiordomo riagganciando non appena sentiva rispondere. Si era così convinto di aver scoperto chi era il colpevole. Aveva quindi emesso un mandato d’arresto per il padrone della villa e per il fattorino delle pizze.
L’inganno era stato smascherato grazie all’intuito del poliziotto: aveva scoperto il numero di cellulare del padrone della villa e da lì era riuscito a controllare le chiamate effettuate. Fra le ultime aveva trovato quella al fattorino delle pizze.
Il fattorino dopo l’arresto aveva confessato che il padrone della villa gli aveva dato i codici per riuscire ad infiltrarsi di nascosto nella villa senza far scattare l’allarme ma che nello scappare, dopo il delitto, aveva innescato le sirene.
Nei racconti gialli solitamente si dice che sia il maggiordomo ad essere il colpevole ma in questa occasione il pover’uomo è diventato la vittima, aveva infatti scoperto e deciso di denunciare il padrone che contrabbandava diamanti grezzi.

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