Shady è la perfetta sintesi dell’integrazione, di quello che un tempo si chiamava orgogliosamente mischio (in inglese melting pot) culturale. Figlio di padre musulmano, siriano, esule politico e madre lombarda e cristiana, ha vissuto per i primi sedici anni della sua vita osservando i propri genitori onorare l’uno la religione dell’altro, osservarne i principi e celebrarne indifferentemente tutte le festività. Sua nonna materna lo ha avvicinato al cristianesimo e ai suoi riti, ma soprattutto lo ha familiarizzato con il concetto di Misericordia che, a suo dire, manca nell’Islam attuale, perché la guerra e la durezza della vita quotidiana rendono impossibile a molti islamici praticarla. Quando a diciotto anni si sente spinto a scegliere una religione, opta per quella islamica perché una voce interiore gli dice che L’Islam avrà bisogno di lui. Il suo primo viaggio in Siria, a dodici anni, è un fallimento: una famiglia sconosciuta, un mondo estraneo, una lingua incomprensibile. Man mano
Il libro è ambientato nella Firenze del 1300 fra il 16 Luglio e il 23 Luglio, mentre Dante Alighieri è in carica come Priore. L'intreccio della storia gira intorno all'assassinio di Vana del Moggio, cantatrice amatissima da tutta Firenze ritrovata senza testa, ed è compito di Dante smascherare l'assassino. Nelle ore precedenti all'omicidio c'era stata una festa a casa di Guido Cavalcanti, un amico di Dante, nella quale era presente anche la cantante e Dante proprio da qui fa partire le indagini, le quali man mano fanno un'inquadratura sempre più precisa dei sospettati fino a rivelare il responsabile. Infatti il priore pensa che l'omicida sia uno degli invitati presenti alla festa, i quali sono tutti degli intellettuali di Firenze e formano un gruppo chiamato i Fedeli di cui Dante da giovane ne faceva parte. Questo gruppo ha la particolarità di non schierarsi né dalla parte dei guelfi né dalla parte dei ghibellini, perché pensano che si possa trovare la pac
Questo libro viene raccontato dall’ autore tramite un flashback del protagonista Antonio quando ha superato i cinquant’anni, la stessa età di suo padre al momento del loro viaggio a Marsiglia. Si tratta di una storia vera, dove però tutti i personaggi sono inventati eccetto uno, il dottor Gastaut . Trama: Antonio è un liceale solitario e risentito, suo padre un matematico dal passato brillante; i rapporti fra i due non sono mai stati facili. Un pomeriggio di giugno dei primi anni Ottanta atterrano a Marsiglia per sottoporre ad una visita dal dottor Gastaut, un luminare del settore, per trovare una cura all’ epilessia idiopatica del figlio. Dopo una serie di esami e di controlli, il dottore raccomanda ai genitori di riportare il figlio(ormai sulla via di guarigione) tre anni dopo per verificare lo stato della sua malattia. Passati i tre anni Antonio torna a Marsiglia avendo già diciotto anni, accompagnato solo dal padre per ascoltare l’esito del dottore, il quale sostiene che or
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