Salam, maman di Hamid Ziarati - Flavio Murgolo
Il romanzo racconta la storia di una famiglia di Teheran ambientato durante il periodo della monarchia dell’ultimo Scia di Persia, Reza Pahlavi, della Rivoluzione del 1979 e poi la salita al potere dell’ayatollah Khomeini.
Protagonista del libro è Alì, terzo di 4 figli. La famiglia è composta dalla madre (maman Parvez), una donna molto autoritaria e che svolge il ruolo di capofamiglia, il padre (babà Parvaneh), tassista che però non è molto presente rispetto alla mamma, la sorella minore (Parvin) e dai gemelli: la femmina Pari ed il maschio Puyan. Alì è un bambino molto curioso ed attendo e viaggia molto con la fantasia.
La Rivoluzione del 1979 toccò molto da vicino la famiglia di Alì, visto che il fratello maggiore Puyan, studente ed appassionato di fotografia, viene arrestato per le sue idee contro la monarchia. Dopo la sua scarcerazione Puyan è molto cambiato, si chiude in se stesso, non parla con nessuno e sta sempre chiuso in casa, neanche la fotografia attirava il suo interesse. Se nonché un giorno arriva una lettera dall’Inghilterra dove viene invitato alla premiazione di un concorso fotografico, dove lui è arrivato primo, poiché a sua insaputa i fratelli avevano inviato una foto agli organizzatori del concorso. Grazie a questo accaduto Puyan iniziò a riprendere interesse alla fotografia. Venne assunto a Londra come fotografo e la sua vita cambiò radicalmente. Dopo la partenza del gemello anche Pari decide di partire per gli Stati Uniti per completare gli studi universitari. La famiglia decide di farla raggiungere dalla piccola Parvin, visto che la distanza con Pari l’aveva traumatizzata.
La famiglia è smembrata mentre le vicende politiche dell’Iran precipitano di violenza in violenza, con manifestazioni di piazza, scontri a fuoco, repressioni e massacri, culminando nella cacciata dello Scià e nell’avvento dell’ayatollah Khomeini. Alì è rimasto solo a casa con i genitori e vede e racconta cose che un ragazzino non dovrebbe mai vedere. Lui prende parte quasi senza volerlo a questi tragici eventi.
Salam, maman pur trattando argomenti pesanti è stato molto scorrevole e mi ha rivelato una parte di storia che io non conoscevo e che ho trovato molto interessante.
Protagonista del libro è Alì, terzo di 4 figli. La famiglia è composta dalla madre (maman Parvez), una donna molto autoritaria e che svolge il ruolo di capofamiglia, il padre (babà Parvaneh), tassista che però non è molto presente rispetto alla mamma, la sorella minore (Parvin) e dai gemelli: la femmina Pari ed il maschio Puyan. Alì è un bambino molto curioso ed attendo e viaggia molto con la fantasia.
La Rivoluzione del 1979 toccò molto da vicino la famiglia di Alì, visto che il fratello maggiore Puyan, studente ed appassionato di fotografia, viene arrestato per le sue idee contro la monarchia. Dopo la sua scarcerazione Puyan è molto cambiato, si chiude in se stesso, non parla con nessuno e sta sempre chiuso in casa, neanche la fotografia attirava il suo interesse. Se nonché un giorno arriva una lettera dall’Inghilterra dove viene invitato alla premiazione di un concorso fotografico, dove lui è arrivato primo, poiché a sua insaputa i fratelli avevano inviato una foto agli organizzatori del concorso. Grazie a questo accaduto Puyan iniziò a riprendere interesse alla fotografia. Venne assunto a Londra come fotografo e la sua vita cambiò radicalmente. Dopo la partenza del gemello anche Pari decide di partire per gli Stati Uniti per completare gli studi universitari. La famiglia decide di farla raggiungere dalla piccola Parvin, visto che la distanza con Pari l’aveva traumatizzata.
La famiglia è smembrata mentre le vicende politiche dell’Iran precipitano di violenza in violenza, con manifestazioni di piazza, scontri a fuoco, repressioni e massacri, culminando nella cacciata dello Scià e nell’avvento dell’ayatollah Khomeini. Alì è rimasto solo a casa con i genitori e vede e racconta cose che un ragazzino non dovrebbe mai vedere. Lui prende parte quasi senza volerlo a questi tragici eventi.
Salam, maman pur trattando argomenti pesanti è stato molto scorrevole e mi ha rivelato una parte di storia che io non conoscevo e che ho trovato molto interessante.
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