Il sole a mezzanotte di Trish Cook - Beatrice Madaffari
Katie Price è una ragazza affetta da XP, una malattia della pelle che le impedisce di esporsi ai raggi solari. Vive le sue giornate al contrario: dorme di giorno e esce di notte. Ha studiato a casa e ha preso il diploma, ha una migliore amica che le è sempre stata vicino e ha una passione per la musica. Tutte le sere, infatti, suona la chitarra di sua madre defunta.
Il libro è incentrato sulla storia d’amore tra lei e Charlie, un ragazzo che non sa della sua esistenza, ma che Katie osserva ormai da dieci anni dalla sua finestra.
Una sera Katie sta suonando come al solito alla stazione, quando incontra Charlie per la prima volta. Inizialmente è molto impacciata e fatica a parlare. Decide di non raccontare, per il momento, a Charlie della sua malattia per paura che possa non volerla più vedere. I giorni passano, le uscite serali si fanno sempre più frequenti, tutto sembra andare per il meglio.
Charlie è molto gentile nei suoi confronti e, quando sta con lui, Katie si sente libera di poter fare qualsiasi cosa, si sente normale. Una notte lei e Charlie sono insieme e si stanno godendo la serata. Il padre è sempre stato molto apprensivo nei suoi confronti ma ora ha molta più fiducia in lei e decide li lasciarla libera di vivere la propria vita, consapevole però delle sue responsabilità.
Così Katie, una sera, contenta di non dover chiamare il padre ogni ora, decide di spegnere il telefono e di andare in spiaggia con Charlie a guardare le stelle. Quando decide di riaccendere il telefono, si accorge che è quasi l’alba e corre a casa. Katie è molto spaventata delle conseguenze che potrebbe avere e Charlie, inconsapevole di quello che sta succedendo la accompagna a casa più velocemente possibile.
Quando arrivano finalmente a casa Katie esce dalla macchina e si espone per un secondo al sole, mentre cerca di rientrare in casa. È proprio in quel momento che Charlie viene a sapere della sua malattia.
A causa della sua esposizione al sole, Katie è costretta a sottoporsi a diversi esami venendo così a sapere che non le rimane molto tempo da vivere. Proprio questa situazione la metterà nella condizione di non voler più sprecare un solo secondo della sua vita. Charlie le rimane accanto, nonostante sappia che potrebbe perderla da un momento all’altro. Come ultimo desiderio Katie parte per un giro in barca all’alba, con la certezza di aver vissuto, anche grazie a Charlie, momenti indimenticabili.
Il decorso della malattia, nel libro, è raccontato più velocemente rispetto a quanto accada nella vita reale.
Non essendo mai stata una grande lettrice, mi sono stupita di quanto mi sia immedesimata nella storia e di come questo libro abbia cambiato la mia visione sulla lettura, che ho sempre visto come qualcosa di noioso.
Quello che mi è piaciuto di più del libro, non è stata però, la storia vissuta dei due protagonisti, ma il messaggio che questo racconto mi ha lasciato.
Vivere appieno ogni momento, è una cosa di cui spesso ci dimentichiamo. A volte, quando ce ne rendiamo conto, è troppo tardi. Quando si è fortunati è più difficile apprezzare le piccole cose e si rischia di vivere in modo superficiale.
Il libro è incentrato sulla storia d’amore tra lei e Charlie, un ragazzo che non sa della sua esistenza, ma che Katie osserva ormai da dieci anni dalla sua finestra.
Una sera Katie sta suonando come al solito alla stazione, quando incontra Charlie per la prima volta. Inizialmente è molto impacciata e fatica a parlare. Decide di non raccontare, per il momento, a Charlie della sua malattia per paura che possa non volerla più vedere. I giorni passano, le uscite serali si fanno sempre più frequenti, tutto sembra andare per il meglio.
Charlie è molto gentile nei suoi confronti e, quando sta con lui, Katie si sente libera di poter fare qualsiasi cosa, si sente normale. Una notte lei e Charlie sono insieme e si stanno godendo la serata. Il padre è sempre stato molto apprensivo nei suoi confronti ma ora ha molta più fiducia in lei e decide li lasciarla libera di vivere la propria vita, consapevole però delle sue responsabilità.
Così Katie, una sera, contenta di non dover chiamare il padre ogni ora, decide di spegnere il telefono e di andare in spiaggia con Charlie a guardare le stelle. Quando decide di riaccendere il telefono, si accorge che è quasi l’alba e corre a casa. Katie è molto spaventata delle conseguenze che potrebbe avere e Charlie, inconsapevole di quello che sta succedendo la accompagna a casa più velocemente possibile.
Quando arrivano finalmente a casa Katie esce dalla macchina e si espone per un secondo al sole, mentre cerca di rientrare in casa. È proprio in quel momento che Charlie viene a sapere della sua malattia.
A causa della sua esposizione al sole, Katie è costretta a sottoporsi a diversi esami venendo così a sapere che non le rimane molto tempo da vivere. Proprio questa situazione la metterà nella condizione di non voler più sprecare un solo secondo della sua vita. Charlie le rimane accanto, nonostante sappia che potrebbe perderla da un momento all’altro. Come ultimo desiderio Katie parte per un giro in barca all’alba, con la certezza di aver vissuto, anche grazie a Charlie, momenti indimenticabili.
Il decorso della malattia, nel libro, è raccontato più velocemente rispetto a quanto accada nella vita reale.
Non essendo mai stata una grande lettrice, mi sono stupita di quanto mi sia immedesimata nella storia e di come questo libro abbia cambiato la mia visione sulla lettura, che ho sempre visto come qualcosa di noioso.
Quello che mi è piaciuto di più del libro, non è stata però, la storia vissuta dei due protagonisti, ma il messaggio che questo racconto mi ha lasciato.
Vivere appieno ogni momento, è una cosa di cui spesso ci dimentichiamo. A volte, quando ce ne rendiamo conto, è troppo tardi. Quando si è fortunati è più difficile apprezzare le piccole cose e si rischia di vivere in modo superficiale.
Beatrice Madaffari
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