Il signore delle mosche di William Golding - Edoardo Rossetti

Nel romanzo “Il signore delle mosche” si narra quel che accade ad un gruppo di ragazzi di nazionalità inglese caduti su un’isola disabitata, fuggiti allo scoppiare di una guerra di cui non si sa molto. I ragazzi si mettono subito all’opera per organizzarsi, ma, non essendo sotto il controllo di adulti, trasformano l’isola tanto bella in un vero e proprio inferno. I protagonisti della vicenda sono Ralph, ragazzo biondo di circa 12 anni e Piggy, un altro ragazzo sopravvissuto all’impatto, grasso e con gli occhiali, per questo sarà deriso un po’ da tutto il gruppo. I due, grazie al suono di una conchiglia riescono a radunare tutti i sopravvissuti. Questo richiamo convoca subito diversi ragazzi fra cui i due gemelli Sam ed Eric ed il gruppo del coro. A capo di questo gruppo c’è jack, un ragazzo alto ed ossuto, dai capelli rossi, amante della caccia. Tra i ragazzi del coro c'è anche Simone, un ragazzo che soffre di epilessia, che diverrà amico e aiutante di Ralph. Nel “Signore delle Mosche”, gli adolescenti devono adattarsi alla vita dell'isola, costruendo rifugi, andando a caccia, istituendo delle leggi, eleggendo un capo e tenendo vivo il fuoco. Inizialmente viene eletto capo Ralph, il cui tipo di organizzazione simboleggia una sorta di “democrazia”, in cui ognuno lavora per il benessere collettivo, mentre Jack e i coristi dovranno armarsi di lance e cacciare i maiali selvatici provvedendo così al cibo. Il tempo passa e i ragazzi si abituano sempre più a quel modo di vivere fatto di giochi e divertimento dimenticandosi anche di tenere il fuoco acceso, incuranti di un passaggio di una nave che così prosegue indifferente il proprio tragitto. Ben presto tuttavia la coesione dei diversi gruppi viene meno, si tralascia la costruzione delle capanne, e l'organizzazione razionale di Ralph viene a poco a poco distrutta dal predominio di Jack con i suoi guerrieri, ormai regrediti ad esseri primitivi. I due gruppi sono ormai divisi dalla violenza e diviene così inevitabile lo scontro e nella lotta muoiono due bambini: Simone e Piggy. Intanto i due gemelli Sam ed Eric, che erano gli ultimi due amici di Ralph, sono tenuti prigionieri dalla tribù di Jack e al protagonista non resta che tuffarsi a capofitto in fuga nella foresta. Ralph diventa così la nuova “preda” dei cacciatori, ed è costretto alla fuga. Ormai pronto per la fine atroce che lo avrebbe atteso, giunge alla spiaggia dove vede un’uniforme della marina, sua fonte di salvezza.
Nello svilupparsi della storia de Il Signore delle Mosche si possono individuare diversi temi. Il primo che si sviluppa nel libro Il Signore delle Mosche è l’impossibilità di tenere a freno gli istinti primordiali, che predominano sull'intelligenza e sui sensi di colpa, al di fuori di una società organizzata, che i ragazzi cercano di emulare, eleggendo un capo e decretando delle leggi. Comincia di nuovo, come nei tempi dei primitivi, a farsi valere la dura legge della natura, ossia la legge del più forte, dove vengono meno i meno fortunati dal punto di vista della prestanza fisica.
Un altro tema de Il Signore delle Mosche fortemente legato a questo è l’incapacità di creare una società ordinata, come quella inglese a cui sono abituati, in mancanza degli adulti. I bambini non riescono così a organizzarsi, neppure se c’è di mezzo la loro salvezza, come nel caso del mancato rispetto dei turni per mantenere acceso il fuoco, lavoro a cui il capo Ralph tiene moltissimo. Con il ritorno a una civiltà primitiva, si sviluppa un altro tema, ossia quello del risveglio di paure primordiali, come quella della “bestia”, che si dimostra poi la salma di un paracadutista rimasta appesa al suo paracadute.
L’ultimo ma non meno importante concetto è la presenza del male in ogni individuo, che si verifica verso metà romanzo quando la tribù di Jack si separa dal gruppo, comincia a non rispettare le leggi istituite e finisce con l’uccidere due bambini. E’ stata proprio questa la frase che riassume il romanzo che mi ha colpito di più ovvero“L’uomo produce il male con la stessa facilità con cui le api producono il miele”
Edoardo Rossetti

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