Con le ali ai piedi di Abbas Kazerooni - Elena Carrara

Con le ali ai piedi è un racconto autobiografico scritto da un ragazzo iraniano, Abbas Kazerooni, che parla della sua infanzia. Abbas descrive il suo viaggio per scappare dalla guerra, dall’Iran all’Inghilterra dove lo aspetta un cugino. Abbas affronta questo viaggio da solo all’età di soli nove anni spinto dal padre che gli vuole assicurare una vita sicura e un’adeguata istruzione. La famiglia di Abbas, pur di farlo allontanare dal paese, vende tutti i propri averi. In Iran, prima di partire, il bambino trascorreva la sua vita spensieratamente con gli amici della sua età. Il viaggio verso l’Inghilterra lo cambia e lo fa crescere precocemente mettendolo difronte alla realtà e a situazioni di cui prima non si curava. Abbas inizialmente avrebbe dovuto partire con la madre ma arrivati in aeroporto a quest’ultima non viene consentito d’imbarcarsi sul volo. Abbas prima incoraggiato e poi costretto dal padre, alla fine parte da solo. L’unica assicurazione che riceve è che al suo arrivo troverà qualcuno ad occuparsi di lui. Purtroppo però scoprirà che non sarà così.
Questo libro tratta di una problematica molto attuale raccontata attraverso gli occhi e l’esperienza di un bambino che ha vissuto la condizione di emigrato in prima persona. Sul retro di copertina, a descrizione del libro, c’è una frase che racconta l’esatto momento in cui Abbas si rende conto di essere terrorizzato perché è da solo in una città sconosciuta dove non si parla la sua lingua. Per arrivare a destinazione potrà contare soltanto su sé stesso: da quel momento inizia la sua crescita. Nel suo viaggio Abbas incontra molte persone che si interessano alla sua condizione ma dovrà essere lui a scegliere di chi potersi fidare. Le persone che aiutano Abbas lo chiamano “piccolo uomo”, quest’espressione, che ad Abbas da inizialmente fastidio, esprime la sua precoce maturità nell’affrontare le difficoltà della vita.
Il racconto di Abbas mi ha fatto riflettere su come ancora ai nostri giorni i migranti debbano scappare dai loro paesi ma soprattutto sulla nostra incapacità di accoglierli. Credo che questa storia abbia segnato profondamente la vita di Abbas che pur essendosi trovato in grande difficoltà ha dimostrato di saper contare su sé stesso, è riuscito a raccontarci le sue avventure, a far carriera trovando lavoro come avvocato ed addirittura a sviluppare una passione come quella di attore.

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