L'isola d'Elba - di Jacopo Miraglia

Da quattordici anni vado in vacanza all' Isola d' Elba, un' isola popolata fino dalla preistoria. Essendo un territorio molto ricco di minerali fu abitata da varie popolazioni e soprattutto dagli Etruschi che ne sfruttavano le risorse per la produzione di ferro. Infatti, si possono trovare ancora oggi tracce delle antiche miniere ed è possibile visitarle e ripercorrere i vari cunicoli tortuosi. Quando ne ho fatto la visita mi hanno dotato di piccozza e pila in testa con casco, così improvvisandomi minatore ho estratto dei frammenti di minerale scuri e brillanti. L'Isola ebbe molti nomi nel tempo: i Greci la chiamarono Aithalia, poi i Romani Ilva. Dal periodo romano a oggi l'Isola è sempre stata importante per la sua produzione di ceramica, vino e olio. L' attività della pesca non era da meno, infatti, uno dei mestieri caratteristici degli Isolani è stata la pesca del tonno che fu esercitata dal secolo XVI fino alla metà del 1900. Importante per la sua posizione strategica al centro delle rotte commerciali verso la Gallia, la Spagna, il nord Africa e le isole del mediterraneo, i suoi piccoli porti avevano un grande traffico e ne fanno testimonianza alcuni relitti di navi mercantili e ritrovamenti di anfore sepolte sui fondali. A causa della sua posizione favorevole fu occupata prima dagli Inglesi poi dai Francesi, finché fu destinata come sede di esilio di Napoleone Bonaparte dopo la sconfitta di Waterloo che ci rimase nove mesi. Anche del passaggio di Napoleone sull' isola rimangono delle tracce interessanti come la Villa dei Mulini alta su uno scoglio che domina tutto il mare. Per chi ci arriva per la prima volta è un' esperienza indimenticabile, ci accolgono spiagge dai mille colori e forme: da quelle con la sabbia di color d' oro a quelle grigio argento, da quelle con la ghiaia a quelle con gli scogli bianchi o neri, da quelle lunghe e affollate a quelle piccole e deserte. L' acqua scintilla e con il passare delle ore assume sempre colori diversi, azzurro dove c'è la sabbia, verde smeraldo dove ci sono gli scogli. Man mano che ci si allontana, andando in mare aperto, l' acqua diventa sempre più blu profondo. Nelle ore più calde del giorno il sole cocente riflette i suoi raggi splendenti sull' acqua formando una scia luminosa. Alla fine della giornata, il tramonto all' orizzonte riempie il cielo di colori meravigliosi che variano dal rosso all' arancione e addirittura alcune volte anche al viola ricordando il colore del vino. La brezza della sera si sente scendere dalle colline; dietro al monte più alto si vede spuntare la luna di colore arancione che piano piano torna bianca in mezzo al cielo formando una striscia argentata sul mare. A notte fonda il silenzio regna su tutto e basta alzare lo sguardo per ammirare la meraviglia dell' universo: stelle a non finire più luminose o più pallide e vicino a te un falò che ti riscalda come non ha mai fatto prima. Io dell'Isola d'Elba sono affascinato, tutte le volte che ci ritorno mi sembra di non essere mai andato via. La cosa che mi riprometto di fare è di ritornarci anche per pochi giorni tutte le estati della mia vita.

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